
Yahoo!, data per finita fino a poco tempo fa, è più viva che mai, sembrava dire la Mayer portando sul palco i protagonisti della sua rivoluzione di immagine, ma non solo.
La Mayer ha detto che Yahoo! è una media company. L'obiettivo è duplice: spingere sui contenuti di qualità e dare ai pubblicitari una serie di nuovi strumenti per intercettare i gusti degli utenti.
La Mayer ha detto che Yahoo! è una media company. L'obiettivo è duplice: spingere sui contenuti di qualità e dare ai pubblicitari una serie di nuovi strumenti per intercettare i gusti degli utenti.
Si è parlato di informazione e giornalismo. Sul palco è salito il 18enne Nick D'Alosio, che vendendo a Yahoo! la sua applicazione Slummy ha messo in tasca 30 milioni di dollari. Ha illustrato al pubblico News Digest: un'applicazione che due volte al giorno si propone di dare al pubblico un'idea ordinata delle principali notizie della giornata, per uscire dal "disordine" delle news a flusso continuo. È intervenuta anche Katie Couric, star dell'informazione televisiva ex volto di Nbc, Cbs e Abc News ora global anchor di Yahoo! News. La Couric ha detto che quello che fa oggi Yahoo! è «vero giornalismo».
L'occasione per lanciare i Digital magazine: canali verticali che lavorano sui contenuti editoriali. David Pogue, uno dei cronisti tecnologici più noti negli Usa, ex New York Times, ha lanciato il canale di tecnologia. Farhad Manjoo, ex Slate ora columnist di tecnologia del Wall Street Journal, non ha perso tempo per ironizzare su twitter sulla scarsa usabilità del sito.
Mayer ha inoltre annunciato l'acquisizione di Aviate, che organizza le app sulla base di come gli utenti utilizzano lo smartphone, e fatto salire sul palco il fondatore di Tumblr, acquisita da pochi mesi per 1,1 miliardi di dollari, per annunciare l'arrivo dei post sponsorizzati. Un passo nella direzione del native advertising già inaugurato su Yahoo! News Usa.
Yahoo! inaugura inoltre un brand unico per l'offerta pubblicitaria (Yahoo advertising) e una piattaforma per gli inserzionisti chiamata Yahoo ad manager: una serie di tool per gestire autonomamente gli acquisti di spazi.
Più contenuti, messaggi sponsorizzati all'interno degli stessi, star del giornalismo che passano a quello che è ormai un concorrente.
Da quando Marissa Mayer è passata a Yahoo! il valore del titolo in Borsa è raddoppiato, i ricavi stentano. I riflettori, però, oggi erano tutti per lei.
Più contenuti, messaggi sponsorizzati all'interno degli stessi, star del giornalismo che passano a quello che è ormai un concorrente.
Da quando Marissa Mayer è passata a Yahoo! il valore del titolo in Borsa è raddoppiato, i ricavi stentano. I riflettori, però, oggi erano tutti per lei.
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